A raccontare per primo la storia della sposa-bambina, è stato il giornalista yemenita freelance Mohammad Radman che afferma di avere testimoni pronti a confermarla. Secondo Radman, le autorità stanno cercando di insabbiare la tragedia. Mosleh Al Azzani, direttore del Dipartimento di indagini criminali della zona tribale di Hardh, dove sarebbe morta la bambina, sostiene di aver contattato la famiglia di Rawan che avrebbe negato sia le nozze che la morte della piccola.
Nello Yemen, soprattutto nelle aree tribali e tra le famiglie povere, le spose-bambine sono numerose: secondo l'Unicef il 14% delle yemenite si sposa prima dei 15 anni e sono solo il 48% quelle che superano i 18.