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Lunedì, 01 Giugno 2015 02:00

Scioglilingua simpatici

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Scioglilingua simpatici

  • Pensa Poi Parla Perché Parola Poco Pensata Provoca Parecchie Puttanate.
  • Tre tigri contro tre tigri.
  • Tito, tu ta ritinto il tetto, ma tanto un t'intendi tanto di tetti ritinti.
  • Apelle, figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo; tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo.
  • Se oggi seren non è doman seren sarà, se non sarà seren si rasserenerà.
  • Una rara rana nera sulla rena errò una sera, un'altra sera una rara rana errò sulla rena.
  • Porta aperta per chi porta. Chi non porta, parta pure, poco importa.
  • Se la serva non ti serve a che serve che ti serva di una serva che non serve? Serviti di una serva che serve e se questa non ti serve, serviti dei miei servi.
  • Trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando di tratto in tratto.
  • Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.
  • Una platessa lessa lesse la esse di Lessie su un calesse fesso..
  • Ma fossi tu quel barbaro barbiere che barbassi quella barba cosi barbararamente a piazza barberini.
  • Vuoi quei kiwi?
  • A quest'ora il questore in questura non c'è.
  • Sereno è, sereno sarà, se non sarà sereno si rasserenerà.
  • Antica Roma: O Tite tute Tati tibi tanta tyranne tulisti.
    (Ennio, Annali, I)(O Tito Tazio, tiranno, tu ti attirasti disgrazie tanto grandi!)
  • Milano: Ti che te tachet i tacch tàcum i tacch a mi - mi tacàtt i tacch a ti ti che tachet i tacch? Tàcheti ti i tò tacch ti che te tachet i tacch.
    (Tu che attacchi i tacchi attaccami i tacchi – io attaccare i tacchi a te che attacchi i tacchi? Attàccateli tu i tuoi tacchi, tu che attacchi i tacchi.)
  • Genova: In sciû meu neu gh'e noe nai neue.
    (Sul molo nuovo ci sono nove navi nuove.)
  • Venezia: I gà igà i gài ai pài pèi pòi.
    (Hanno legato i galli ai pali per i polli.)
  • Trieste: Cossa ocori che te cori cò no ocori che te cori, cò ocori che te cori no te cori.
    (A cosa serve che tu corra quando non serve correre, quando occorre correre non corri.)
  • Bologna: Te ti tott ont int un tacc.
    (Sei tutto unto in un tacco.)
  • Napoli: A ccuoppo cupo poco pepe cape.
    (In un cartoccio stretto poco pepe entra.)
  • Bari: Ce 'nge namascì sciamaninn', ce non 'nge namascì non ge ne sim' scenn'!
    (Se dobbiamo andare, andiamo! Ma se non dobbiamo andare, non andiamocene!)
  • Calabria: Aju u vaju u viju duv'aju u vaju u jocu.
    (Devo andare a vedere dove devo andare a giocare.)
  • Sicilia: Sasà savia a susiri e sei, sunnu i sei e sei, sa si sasà si susiu e sei.
    (Sasà doveva alzarsi alle sei, sono le sei e sei, chissà se Sasà si è alzato alle sei.)
  • Cagliari: Eu oi oìa u ou e u oìa.
    (Io oggi vorrei un uovo e un'oliva.)
Letto 12911 volte Ultima modifica il Lunedì, 01 Giugno 2015 00:40
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