Solo nell’ultima settimana di sorveglianza sono stati segnalati 12 casi gravi e un decesso, “ma i dati sono in continuo aggiornamento”, sottolinea l’Iss. “I livelli della mortalità negli ultrasessantacinquenni sono al di sotto nell’atteso”. Il picco è stato raggiunto nella seconda settimana di gennaio e i casi sono in diminuzione, soprattutto tra i bambini, anche se il livello di incidenza rimane di media intensità con 8,8 casi per mille assistiti. In sette regioni – Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, Lazio e Puglia – il livello di incidenza è sceso invece sotto la soglia di bassa intensità (8 casi per mille assistiti).
Due pazienti sono morti nello stesso ospedale
Al Policlinico San Matteo di Pavia due casi in contemporanea. In entrambi i casi si trattava di persone in cura da tempo per gravi patologie. Le vittime sono una donna di 75 anni, che era curata per seri problemi cardiovacolari, e un uomo di 50 anni in cura per una malattia ematologica.
Per tutti e due l'influenza si è rivelata fatale, aggravando in maniera irrimediabile un quadro clinico già compromesso. Anche il San Matteo di Pavia, come molti altri ospedali, deve fare i conti in questi giorni con un boom di ricoveri legati proprio al picco della malattia di stagione. I reparti di Rianimazione del Policlinico sono al completo. Ma nello stesso ospedale si sono registrati casi gravi anche tra pazienti giovani.
Influenza killer, sale in numero delle vittime: come proteggersi
Complici il maltempo e le basse temperature, le difese immunitarie degli italiani sono state messe a dura prova per via del picco dell'Influenza registrato a partire dai primi giorni del nuovo anno. Accanto ai numerosi casi di soggetti colpiti, aumenta la casistica relativa alle vittime: il virus H1N1 è stato il principale fautore delle morti in tutta Italia. Come fare dunque per proteggersi al meglio? A tal proposito sono stati diffusi alcuni vademecum che aiuteranno a tenere sotto controllo il contagio.
Influenzavirus A sottotipo H1N1: cosa fare
Non è mai troppo tardi per cominciare a mettere in atto alcuni comportamenti che possano in un modo o nell'altro proteggere il nostro corpo dal virus dell'influenza. Nonostante il picco sia arrivato, l'H1N1 circola ancora nell'aria ed è elevato il rischio di contagio o di ricaduta. Per questo motivo è bene prestare molta attenzione soprattutto ai sintomi e di cautelarsi nel caso in cui questi possano essere collegati all'influenza. Nello specifico si possono verificare patologie respiratorie, come tosse e raffreddore; febbre improvvisa, che solitamente supera i 38°C; mialgia, ossia dolore localizzato in uno o più muscoli ed infine artralgia, ovvero fastidi alle articolazioni. Se si dovessero presentare tali sintomi, si deve contattare il medico, cercando di presentarsi in ospedale solo se strettamente necessario, così da lasciare spazio a chi ha fenomenologie più a rischio.
Per evitare il contagio, invece, i medici consigliano sempre di vaccinarsi, così da immunizzarsi nei confronti del virus H1N1. Inoltre è sconsigliato frequentare luoghi chiusi e soprattutto affollati, dove il rischio di essere contagiati aumenta vertiginosamente. Bisogna poi lavarsi frequentemente le mani, nello specifico dopo essersi soffiati il naso o aver tossito.