Gli operai della ditta di trasporti Alessandro Maggi di Pietrasanta avevano appena staccato dal muro dell'Accademia l'opera. Eppure, appena preso in mano, il gesso ha avuto un cedimento, probabilmente per il caldo, e, cadendo in terra, si è frantumato, sotto gli occhi terrorizzati degli astanti che fino all'ultimo istante hanno cercato di salvarlo.
Il gesso doveva essere trasferito ad Assisi in occasione della mostra su Canova del 10 agosto. Della copia esistono solo altre due versioni. L'originale, invece, è custodito presso il Muse Correr di Venezia, città dove il Canova morì nel 1822. Dopo l'incidente la Soprintendenza è intervenuta sul posto.
L'Uccisione di Priamo rappresentata è un episodio omerico che insieme ad altre famose scene della letteratura classica ispirarono al celebre scultore una delle sue più famose serie di bassorilievi. L'assicurazione dovrebbe ripagare 700.000 euro - magra consolazione.