La legge però si rivolge dapprima ai Comuni: Anch'essi infatti dovranno fare la loro parte, installando nei luoghi pubblici, strade e parchi, degli appositi contenitori adatti a raccogliere i mozziconi di sigaretta, per permetterne una corretta separazione; in secondo luogo, invita i produttori, in collaborazione col Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad attuare delle campagne di informazione al fine di sensibilizzare i consumatori; infine si arriva al vero e proprio divieto, imposto in realtà alla totalità dei cittadini, non soltanto ai fumatori, distinguendo le sanzioni a seconda del tipo di rifiuto gettato a terra, così come nelle acque e negli scarichi.
Infatti, ai mozziconi di sigaretta la legge assimila fazzoletti di carta, scontrini e gomme da masticare, ma sembra, tuttavia, che questo elenco sia da considerare esemplificativo, potendo essere interpretato estendendo il divieto anche ad altri oggetti di piccole dimensioni.
Quello che cambia è la sanzione, che per questi ultimi va da trenta a centocinquanta euro, mentre se l'abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio.
I proventi di tali sanzioni andranno in parte al Ministero dell'ambiente e in parte ai comuni, nel territorio dei quali verranno accertate le violazioni, al fine di predisporre gli appositi contenitori e le campagne di sensibilizzazione.
Insomma, se fino ad ora siamo stati poco attenti all'ambiente, gettando via pezzetti di carta o mozziconi senza pensarci troppo, ora abbiamo un motivo in più per stare attenti: il portafoglio.