Alcuni di questi sono tra i più aggressivi: polmone, colon, retto, ovaio e fegato, per citarne alcuni.
Progressi della ricerca medica continuano a muoversi verso diagnosi non invasive che riescono a far risparmiare ai pazienti tempo preziosissimo, oltre che denaro. Tra i malati oncologici, infatti, è sempre una corsa contro l'implacabile incedere dei giorni che può fare la differenza tra il successo di una cura o la perdita della battaglia contro il tumore.
Il test /che si può eseguire con un semplice prelievo di un campione di sangue/ rileva la presenza di frammenti di proteine chiamati FDP, che sono dei prodotti di degradazione del fibrinogeno. Questa presenza è determinata dall'azione delle cellule cancerose che per facilitare la crescita del cancro distruggono l'ambiente circostante.
Prendendo atto che molti dei casi di cancro vengono diagnosticati quando sono già in fase avanzata, la possibilità di eseguire il test, magari una volta all'anno, può essere una delle armi vincenti per diagnosticare la malattia fin dai primi segni, in modo da poter intervenire da subito e aumentare di fatto le possibilità di guarigione.