Situato nella regione russa di Yakutsk, Oymyakon lascia intuire il clima che lo caratterizza già dal nome. Se nella lingua locale, infatti, il suo nome significa "acqua non congelata" (probabilmente a causa di una vicina sorgente calda), in lingua sacha, invece, la sua traduzione sarebbe quella di "freddo cane", certamente appropriata. Il villaggio era candidato da tempo al "titolo" di zona più fredda della terra ma, a causa di un'incertezza sul picco di massimo gelo raggiunto che, secondo alcuni era di -69,9°, secondo altri di -68,2°, ancora non aveva potuto "godere" dell'ufficialità dell'appellativo. Se, infatti, la reale temperatura raggiunta fosse stata quella di -68,2°, ci sarebbe stato il vicino villaggio di Tornton ad aver battuto il record di gelo in un'area abitata. Ma ora con i suoi sconvolgenti -71° non ci sono più dubbi su quale dei due abbia sbaragliato la "concorrenza".
Se i circa 500 abitanti di Oynyakon siano contenti di questo particolare primato ottenuto dal proprio villaggio, non è dato saperlo. Quel che è certo è che ci vuole una bella resistenza per riuscire ad abitare in un luogo in cui le colonnine di mercurio toccano temperature che molti dei termometri in commercio nel nostro Paese nemmeno contemplano, soprattutto alla luce del fatto che queste poche centinaia di allevatori di renne, cacciatori e pescatori, ancora vivono in abitazioni riscaldate a carbone e legna e con i servizi igienici esterni. Certo con temperature come quelle ci penseranno bene prima di andare in bagno.