Le piante non dormono di notte perché non hanno un cervello, però si riposano. L’attività delle piante dipende dalla luce del sole e dalle condizioni climatiche.
Durante il giorno sfruttano l’energia solare per compiere la fotosintesi clorofilliana. La clorofilla, che si trova nelle foglie, e dà loro il colore verde, cattura la luce del sole e la trasforma in energia per scindere in idrogeno e ossigeno l’acqua che la pianta assorbe dal terreno. Contemporaneamente le foglie assorbono dall’aria anidride carbonica.
L’ossigeno dell’acqua viene liberato nell’aria, mentre l’idrogeno serve per trasformare in zuccheri il carbonio dell’anidride carbonica. In questo modo le piante si nutrono e possono produrre foglie, legno, fiori, frutti e semi, allungare le radici e preparare le riserve di cibo.
Quando il sole tramonta, le energie della pianta e la capacità di svolgere lavoro diminuiscono. Al buio, la fotosintesi clorofilliana non può più avvenire e quindi il processo si interrompe.
Esistono anche piante, come le robinie che abbassano le foglie, altre chiudono i fiori: tutte, però, rallentano l’attività fino al nuovo giorno. A riposo vanno anche le piante di regioni desertiche, quando la temperatura diventa troppo elevata o di aree montane, quando l'acqua ghiaccia anche nel suolo.
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