I ricercatori hanno visto che quando si dice una bugia la lingua rallenta del 30%, poi se si risponde il falso ci si impiegano in media 1,8 secondi, contro 1.2 che servono quando la risposta alla richiesta è sincera.
Con questa scoperta i ricercatori hanno messo a punto «Tara» (timed antagonistic response alethiometer), una vera e propria macchina della verità, che calcola i tempi di risposta del soggetto ed elabora un responso, senza bisogno di misurare battito cardiaco, respirazione o sudorazione, come invece ancora avviene con i vecchi metodi smaschera-bugiardi.
Gli italiani dicono molte bugie?
Diciamo quattro milioni di bugie al giorno, bambini (giustamente) esclusi. Spinti da abitudine o da necessità, inoltre i mentitori crescono con la crisi. Spiega il noto sociologo Franco Ferrarotti:
La crisi può essere un moltiplicatore di bugie, usate spesso per nascondere verità che creerebbero imbarazzo, basti pensare all'impossibilità di comprare qualcosa a un figlio o di offrire champagne a cena alla fidanzata. La bugia è un fatto culturale di prim'ordine, soprattutto fra i popoli mediterranei che però esagerano un po'.
E a proposito di accettazione sociale della bugia, lo specialista evidenzia:
Se si pensa che nel 1974 il presidente degli Stati Uniti Nixon dovette dimettersi per aver detto una bugia, da noi nel giro di una settimana azzereremo l'intera classe politica.
Proprio i politici, secondo gli intervistati, sono i principali bugiardi (72,3% del campione), seguono commercianti (40,3%), pubblicitari (36,8%) e criminali (33,9%).