Ai tempi di Keynes i computer erano ancora di là da venire (i primi modelli sarebbero stati progettati proprio negli anni '30) e la "legge di Moore", secondo cui la capacità di calcolo dei processori raddoppia all'incirca ogni 18 mesi, sarebbe apparsa a chiunque la fantasia di uno scienziato delirante, che confondeva desiderata e possibilità concrete. E invece la profezia di Moore, fino ad oggi, si è puntualmente realizzata; i computer sono diventati sempre più potenti e il progresso tecnologico negli ultimi decenni ha superato ogni previsione, ristrutturando, grazie al digitale e a Internet, intere industrie e travolgendo però nel cammino intere categorie di lavoratori.
Martedì, 08 Settembre 2015 02:00
#Miscellanea: La #Tecnologia sta distruggendo la #classeMedia ?
Scritto da Federico GuerriniSiamo affetti da una nuova malattia di cui alcuni lettori non hanno forse ancora letto il nome, ma di cui sentiranno molto parlare negli anni a venire e cioè la "disoccupazione tecnologica". Ciò significa una disoccupazione causata dalla scoperta di strumenti atti a economizzare l'uso di manodopera e dalla contemporanea incapacità di tenerne il passo trovando altri utilizzi per la manodopera in esubero.
La frase è di John Maynard Keynes e risale al 1930, ma si presta benissimo a descrivere quanto, secondo molti studiosi, sta accadendo ai nostri giorni, e in maniera assai più incisiva di quanto previsto dal celebre economista.
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