È questa la tesi sostenuta nel rapporto appena pubblicato sulla rivista scientifica «Frontiers in psychology». Per l'indagine i ricercatori hanno analizzato le reazioni di 30 donne /15 di loro avevano partorito due settimane prima e 15 non avevano mai avuto figli/ di fronte all'odore di neonati o di semplice aria fresca.
Le reazioni sono state osservate mentre le volontarie si sottoponevano ad una tac cerebrale e venivano esposte ai diversi "profumi": tutte le donne hanno evidenziato un "attivazione" della zona cerebrale legata alle sensazioni di piacere durante l'esposizione all'aroma dei piccolissimi. Ma per le neo-mamme l'attivazione è risultata decisamente più intensa e duratura.
Alcune mamme partecipanti al test hanno descritto l'esperienza di annusare un neonato equivalente al "prendere una medicina che funge da rilassante muscolare e dà una sensazione di benessere".
A venire coinvolte nella reazione all'odore dei bimbi piccolissimi sono le stesse aree cerebrali che rispondono quando si ha finalmente da mangiare dopo ore di digiuno o quando un tossicodipendente ha finalmente la droga di cui sente il bisogno. La natura ha evidentemente dotato le donne di uno strumento che aiuta il legame tra la madre e il figlio neonato quando il bambino ha bisogno di attenzioni per la stessa sopravvivenza.
- ha spiegato l'autore della ricerca, Johannes Frasnelli.
Probabilmente, lo stesso fenomeno avviene nel cervello degli uomini che sono diventati papa'. Ma questo sara' oggetto di un nuovo studio.