I costumi e le abitudini degli italiani evolvono di continuo e anche il diritto non può fare altro che adeguarsi. In questo senso una sentenza della Cassazione ha stabilito che la commissione di atti osceni all’interno di un ascensore non sempre è reato. Secondo, difatti, il principio di diritto stabilito dalla Corte di Cassazione, non è reato avere rapporti sessuali in ascensore, purché tutto avvenga "tra un piano e l’altro, e la cabina sia priva di vetrate" (in tal senso Cass. Pen. 10060/2001).
Infatti, se da un lato l’ascensore di un edificio può senz’altro definirsi come un luogo pubblico, dall’altro, una volta serrate le porte, ed escluso che altri possano vedere da fuori quello che succede, non lo è più. E quindi, in tali circostanze, l’ascensore può anche essere utilizzato come un’alcova di fortuna!
Nonostante la sentenza della Suprema Corte, in conclusione, prima di abbandonarsi alla passione è consigliabile consultare un avvocato. Perché non tutti i luoghi sono uguali. Avere, ad esempio, rapporti sessuali nella toilette di un aereo, chiusa a chiave, è diverso dal rotolarsi tra i sedili, anche se le file sono vuote.