Basta inserire il tipo di patologia di interesse tra le 28 presenti sul portale e incrociare il dato con i criteri di distanza geografica, per individuare le strutture 'promosse' nella gestione di quel determinato problema di salute e più vicine a casa. La qualità dell'informazione, di carattere rigorosamente scientifico, è garantita da un Comitato composto dai massimi esperti mondiali sulla trasparenza, in base a un set di 50 indicatori di qualità assistenziale delle strutture, individuati attraverso i dati di Ministero della Salute, Istat e l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) e altri enti di ricerca.
L'iniziativa, presentata a Roma, è frutto di due anni di lavoro di un team di ricercatori coordinato dal Professor Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Università Cattolica - Policlinico Gemelli di Roma. Unica nel suo genere in Italia, avrà ricadute positive sulla salute dei cittadini, ma anche sulle performance ospedaliere.
Le evidenze scientifiche dimostrano che riportare pubblicamente le performance di una certa struttura incoraggia attività volte al miglioramento della qualità delle prestazioni offerte a livello del singolo ospedale. Non a caso alcune esperienze internazionali hanno messo in evidenza una lieve riduzione della mortalità per le diverse patologie in presenza di attività di public reporting.
Ma c'è anche chi non è d'accordo, il sito vita di donna ci fa riflettere, in effetti ci sono molte contro-indicazioni a fare le pagelle in alcuni campi. Il discorso su cui la pensiamo allo stesso modo e che più ci fa riflettere è che chi opera solo i brufoli avrà sicuramente dei voti migliori di chi tenta di salvare la vita ai casi più disperati tutti i giorni.