Violenza, soprusi e aggressività non sono prerogativa dei giovani maschi, infatti un bullo su sei è femmina, lo dicono le statistiche. Il pediatra Luca Bernardo afferma che questa è "una crudeltà meno vistosa, spesso più psicologica che fisica, ma diffusa". La leader di un gruppo di ragazzine agisce dietro le quinte: più è potente e meno si fa notare. Gli atti di violenza fisica compiuti sulla vittima sono opera delle bulle gregarie. La più forte lavora nell'ombra per creare una cintura di insicurezza intorno alla preda che si ritrova così isolata e schernita.
Lo strumento più facile è il gossip: sulla vittima prescelta cominciano a circolare pettegolezzi feroci e le ragazzine più deboli vengono emarginate, isolate dal gruppo e calunniate.
Emergenza e scarse risorse
La situazione va gradualmente peggiorando con i progressivi tagli dei fondi destinati alle scuole. Ad esempio, alcuni istituti sono del tutto sprovvisti anche di semplici inferriate alle finestre per proteggere laboratori e aule informatiche dagli assalti di vandali e ladri, mentre, per tutta risposta, gli enti locali fanno sapere che attualmente i costi per tali interventi strutturali risultano eccessivi e non vi sono risorse finanziarie sufficienti per effettuare i richiesti lavori. Ma a contribuire alla situazione di emergenza sono anche i tagli al personale. Sono davvero numerose le scuole attualmente quasi del tutto prive di figure professionali (il riferimento è -in particolare- al personale Ata) aventi -per legge- proprio il compito di sorvegliare i locali scolastici, di vigilare sugli alunni, come pure di prestare ausilio a quelli diversamente abili.
Ora il bullo colpisce anche sul web
Il cyberbullo può essere un estraneo o una persona conosciuta che può agire singolarmente o supportato da altri, spesso usano sms, e-mail, chat e perfino facebook per diffondere i loro attacchi. I ragazzini bersaglio del bullismo tecnologico difficilmente riescono a sottrarsi a queste molestie che possono verificarsi ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette con gravi ripercussioni sullo sviluppo psicofisico delle vittime.
- Flaming: litigi online nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare.
- Harassment: molestie attuate attraverso l'invio ripetuto di messaggi.
- Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono minacce fisiche.
- Denigrazione: pubblicazione all'interno di comunità virtuali commenti offensivi e calunniosi per danneggiare la reputazione della vittima.
- Outing estorto: registrazione delle confidenze raccolte in un ambiente privato e poi inserite in un blog pubblico.
- Impersonificazione: insinuazione all'interno dell'account di un'altra persona con l'obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi, che screditino la vittima.
- Esclusione: estromissione intenzionale di una persona dall'attività online.