Proṡopopèa
(Dal greco: prosopopeia = personificare)
-Figura retorica per cui si introducono a parlare persone assenti o defunte, o anche cose inanimate, astratte, come se fossero presenti, vive, animate: è una figura questa, quando a le cose inanimate
si parla, che si chiama da li rettorici prosopopeia (Dante)
-(spregiativo) Aria d’importanza, gravità affettata e ridicola, che spesso si accompagna a sussiego, presunzione, arroganza: parlare con p.; ha una gran p.; senti che p!; lo spettacolo in sé lo annoiava,
perché non aveva niente di autentico – era solo cartapesta e retorica, finzione e prosopopea (Melania Mazzucco).