Ramingo
errante
Etimologia
Dall'italiano: ramo.
Significato
- La locuzione significava anticamente il movimento dell'uccello che, una volta uscito dal nido ed ancora incapace di volare, va di ramo in ramo.
- Attualmente ha il significato di colui che va errando senza luogo dove poter sostare a lungo, senza una meta prefissata, un vagabondo. (Manzoni) belle cose da fare scrivere a un povero disgraziato, tribolato, ramingo. Per estensione: (Foscolo) Unico spirito a mia vita raminga.
Verbo
Ramingare: andare ramingo; errare, vagabondare senza meta; (Foscolo) Senti raspar fra le macerie e i bronchi la derelitta cagna ramingando su le fosse; (Pellico) provai ... un infinito rincrescimento pensando a quelli ch’io aveva lasciato sullo Spielberg, a quelli che ramingavano in terre straniere.
Sostantivo
Raméngo (e reméngo) [forma dialettale per ramingo]. – Bastone (in questo significato anche raméngolo). Nei dialetti veneti e anche altrove, rovina, malora, nelle locuzione mandare, andare a ramengo (o a remengo): (Buzzati) infiniti guai che ... avrebbero mandato tutto a remengo ; anche come esclamazione volgare di stizza per mandare qualcuno al diavolo: va’ a ramengo e non mi seccare!
Sinonimi
Errabondo, errante, erratico, girovago, nomade, pellegrino, randagio, vagabondo.
Contrari
Stabike, sedentario, stanziale.