Saltèrio (anticamente saltèro)
Dal greco: psaltèrion = cantare con accompagnamento della cetra.
Significati
- Antico strumento musicale a corde pizzicate, sia del tipo dell’arpa, sia del tipo della cetra; con questo termine sono tradotti i nomi di alcuni strumenti ebraici di tale tipo nella versione greca dei Settanta e in quella latina della Vulgata; dal medioevo in poi lo stesso termine è stato usato per indicare vari strumenti analoghi, di forma triangolare o trapezoidale, con le corde tese come nella lira, che si suonavano con le dita, con il plettro, o con due bacchette.
- Il libro biblico dei Salmi (così detto dall’abitudine di accompagnare col salterio il canto dei salmi): salterio davidico, il libro dei salmi di David; un salterio miniato. In particolare, nella liturgia cristiana, la raccolta dei 150 salmi, unitamente a inni, antifone, ecc., distribuiti nei giorni della settimana secondo le varie ore canoniche: dire, cantare, recitare il salterio.
- Per estensione: libretto che conteneva brani didascalici, tra cui alcuni salmi, usato anticamente per insegnare a leggere.
- Anticamente: velo monacale a pieghe fitte; "certi veli piegati, li quali in capo portano e chiamanli il saltero" (Boccaccio).
- In zoologia, terza cavità dello stomaco concamerato dei Mammiferi Artiodattili Ruminanti, perché con molte pieghe.(Omaso)
Sinonimi
Breviario, antifonario, devozionario.