Romanzo di Giuseppe Tommasi di Lampedusa
Gattopardésco
Termine entrato nel linguaggio letterario e giornalistico in seguito alla pubblicazione postuma, avvenuta nel 1958, del romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per riferirsi all’atteggiamento tipico del protagonista dell’opera, Fabrizio Corbera principe di Salina (che aveva un gattopardo come figura araldica nell’arme gentilizia), in quanto tale atteggiamento definito come gattopardismo, sia imitato e fatto proprio da personaggi della vita politica o anche da persone comuni. Nel romanzo di Salvo Scibilia il termine racchiude un significato più sottile e sotterraneo che ha a che fare con le «mezze parole», le insinuazioni, i doppi sensi, le menzogne. Un modo di relazionarsi perfetto per rafforzare l’assunto gattopardesco del tutto cambia senza nulla cambiare, quindi tradizionalista, conservatore.
Sinonimi: borghese, conformista, moderato, conservatore, reazionario.