Neòfita (o meno recentemente neòfito)
Dal greco: neòfytos = generato o germogliato di recente; composto da "nèos" = nuovo e "fyo" = produco, faccio essere, genero (generare).
Singolare maschile e femminile; Plurale Neofiti, Neofite.
Significato
- Colui che muove i primi passi all'interno di una qualsivoglia disciplina.
- Nella liturgia cristiana: colui che è stato battezzato da poco tempo, detto comunemente di adulti che, col battesimo, abbiano abbracciato la fede cattolica.
- Nell’Impero bizantino: termine polemico e spregiativo per indicare i laici elevati direttamente al trono patriarcale.
- In botanica: di pianta naturalizzata in una determinata regione che si sviluppa e si propaga altrettanto bene quanto i componenti della vegetazione autoctona, senza l’intervento dell’azione umana.
Sinonimi
Iniziato, proselito, adepto, nuovo seguace, nuovo convertito, novizio, esordiente, principiante, recluta.
Esempi di utilizzo di Neofita nella lingua italiana
- Allora la neofita esorcista era per la prima volta impegnata in un'avventura in solitaria.
- Ha il caratteristico zelo dei neofiti.
- Sono i nuovi servitori della neofita aristocrazia europea.
- Il suo modo di parlare di basket ti fa innamorare di questo fantastico sport anche se sei un neofita.
- L'Italia è un Paese neofita in questo settore.
Neofita nelle altre lingue
- Inglese: neophyte [pronuncia niofait]; novice [pronuncia noves] (novizio, debuttante, neofita, apprendista, sbarbatello).
Esempio: four-day cooking classes are offered to neophytes and experts. [corsi di cucina di quattro giorni sono offerti a neofiti ed esperti]. - Francese: néophyte [pronuncia néofìth].
Esempio: Il a l'ardeur des néophytes. [Con l'ipeto del neofita]. - Tedesco: Neophyt [pronuncia niofut].
Esempio: Staudenknöterich auszugraben, ein sich schnell ausbreitender Neophyt. [scavarsi la fossa, classico dei neofiti]. - Spagnolo: neófito [pronuncia neófido].
Esempio: Con la ilusión de un neófito. [con l'illusione di un neofita]. - Cinese: Xīnshǒu [pronuncia siscou].
Esempio: shǒu xīn shǒu bèi dōu shì ròu. [sia il palmo che il dorso della mano sono fatti di carne (entrambi hanno le stessa importanza)]. - Giapponese: Shinzanmono [pronuncia Shinzasha].
Esempio: Yonjuì Rokusai no shinzanmono. [Yonjuì Rokusai non è uno sprovveduto].