(28 giugno 1919). La Germania, dichiarata unica responsabile della guerra, fu costretta a restituire alla Francia l’Alsazia-Lorena e a rinunciare a tutti i suoi possedimenti coloniali; al tempo stesso, le province della Prussia orientali furono separate dal resto del territorio tedesco da un “corridoio polacco” che terminava con Danzica, proclamata “città libera”. Dovette inoltre ridurre il proprio esercito a 100.000 unità e smobilitare la flotta militare. Infine fu costretta al pagamento di riparazioni di guerra, che nel 1921 furono fissate a 132 miliardi di marchi-oro. A garanzia del rispetto di queste clausole fu stabilita l’occupazione per 15 anni della riva sinistra del Reno e la smilitarizzazione della fascia destra. Il diktat di Versailles, così lo ha denominato la storia, ebbe conseguenze disastrose sulla stabilità economica e politica della nuova repubblica.
Diktàt
Tedesco, pronuncia: diktàt.
Etimologia
Diktàt è un termine della lingua tedesca, derivato dal latino dictātum = (così)"detto"! (participio passato), nato dal Dictatus Papae, documanto che tenta di risolvere la lotta tra sacerdozio e Sacro Romano Impero.
Significato
- Diktàt è un trattato di pace imposto a condizioni sfavorevoli e senza possibilità di negoziati.
- Per estensione diktàt è un ordine, condizione o simili, imposto ad altri in modo duro e perentorio: subire un diktat.