Piercing
Inglese, pronuncia: piésing.
Etimologia
Il termine piercing deriva dal latino volgare pertusiare = "perforare".
Significato
- Il piercing è una pratica, utilizzata già nella preistoria, per "abbellire" il corpo che consiste nel bucare la carne ed introdurre nel foro oggetti.
- Per estensione prende il nome di piercing anche l'oggetto introdotto.
CuriositÃ
Nell’ antichità ogni piercing aveva un significato diverso: servivano per distinguere i diversi ruoli all’interno della società e per poter regolare i rapporti tra i membri della tribù. Questi piccoli gioielli permanenti sul corpo permettevano una distinzione veloce fra i giovani e gli anziani, ma anche chi fosse il capo, già i maya usavano bucarsi la lingua per mostrare sottomissione ai loro dei; In alcune parti dell’Africa le donne si bucano l’orecchio con un bastoncino di alluminio per scacciare gli spiriti maligni; nell’ antica Roma il piercing al capezzolo era simbolo di virilità e forza; in Egitto fatto all’ ombelico mostrava regalità e nobiltà , gli Eschimesi perforano il labbro inferiore dei giovani come simbolo della pubertà e tanti altri ancora. Pian piano, con il cristianesimo, l’uso dei piercing è andato affievolendosi poiché la religione non approva questo genere di pratica. Negli anni 70-80 i ragazzi che volevano dimostrare di appartenere ad un certo gruppo sociale, ritornarono a perforarsi e ad ornamentare la pelle poiché era simbolo di ribellione e quindi distinzione. La diffusione del piercing è dovuta anche alle modalità igieniche nettamente migliori rispetto a quelle dell’antichità , ma anche per la modernizzazione degli strumenti. Attualmente circa un milione di italiani hanno piercing: sono praticati dal 60% degli adolescenti aventi un’età compresa tra i 15 e i 19 anni, La parte del corpo più utilizzata è l’orecchio (89%), seguita dal naso (56%) e dall’ombelico.