Cicerone
(De divinatione, 2, 30)
Quod est ante pedes nemo spectat, caeli scrutantur plagas
Nessuno bada a ciò che ha tra i piedi: scrutano le immensità del cielo
(L'espressione, attribuita da Cicerone a Democrito, ridicolizza i filosofi nella loro attività di scrutare il cielo e di non accorgersi di quello che accade ai loro piedi. Il detto si adatta a quelli che sono distratti o immersi nei propri pensieri)