Cicerone
(Filippiche, XII, 5)
Cuiusvis hominis est errare; nullius, nisi insipientis, in errore perseverare
Chiunque può sbagliare, ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell'errore.
L'uomo può anche errare, ma poi, con la propria esperienza, non può continuare stupidamente a perseverare nell'errore.