Detti latini
Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?
Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.
Anonimo
Sæpe est etiam sub palliolo sordido sapientia
Saggezza si trova spesso anche sotto un cappotto sbrindellato
Ovidio
Nec scire fas est omnia
Non si può saper tutto.
Anonimo
Sic Transit Gloria Mundi
Così passa la gloria del mondo.
Frase che, secondo il rito tradizionale, il cerimoniere ripete tre volte davanti al pontefice neoeletto, mentre fa bruciare un batuffolo di stoppa sopra una canna d’argento; è pronunciata anche nel linguaggio comune, in occasioni meno solenni, e talora in tono scherzoso, con riferimento alla caducità delle cose umane.
Fedro
Et formosos saepe inveni pessimos,
et turpi facie multos cognovi optimos.
Ho trovato spesso persone belle ma pessime,
e molte ne ho trovato di ottime,
sebbene avessero brutto volto.
È come dire: l'abito non fa il monaco.
Anonimo
More uxorio
Secondo il costume matrimoniale.
Nel linguaggio giuridico, la locuzione latina è usata, per lo più, in unione al verbo vivere o convivere, con riferimento a due persone che, pur non essendo coniugate, convivono di fatto come marito e moglie.