Come riporta il New York Times "una delle icone del traffico indiano è a rischio" se sarà applicata con fermezza una norma varata nel 2008 dal Governo locale e che stabilisce che non possono essere utilizzate per il servizio di taxi vetture con più di 25 anni di anzianità.
Le 1100 D-Padmini sono state costruite in India tra il 1963 e il 2000 e sono /nonostante alcuni piccoli difetti congeniti come quello delle maniglie/ le più amate dai tassisti indiani per robustezza della meccanica, semplicità costruttiva, basso costo dei ricambi e la possibilità di ripararla dovunque nel Paese.
La ''Pad'' /come viene chiamata confidenzialmente in India, ben prima del famoso tablet/ è stata un grande successo commerciale, con un tempo di attesa negli Anni 70 che arrivava a 96 mesi. La Padmini è stata costruita su licenza Fiat tra il 1963 e il 1972 dalla Premier Automobiles sulla base del modello 1200 Granluce, da cui differiva sostanzialmente per il motore di 1098 cc al posto del 1.221 cc italiano, dopo una prima fase della collaborazione tra la Casa torinese e quella indiana che aveva visto la produzione dal 1954 del modello 1100. Dal 1973, dopo l'uscita della Fiat dalla JV con la Premier Automobiles, la Padmini è diventata un'auto al 100% indiana ed è stata fabbricata con successive modifiche fino al 2000.
Oggi in India la 1100 D rappresenta una vera icona, in quanto legata alla prima fase della motorizzazione del Paese. Sono anche attivi diversi club di appassionati della Fiat 1100 D che organizzano raduni, gare di regolarità e forniscono consulenza a chi vuole recuperare un'auto e riportarla alle condizioni originali.