Gianni Rodari |
Lo Zampognaro
Se comandasse lo zampognaro Che scende per il viale, sai che cosa direbbe il giorno di Natale?
"Voglio che in ogni casa spunti dal pavimento un albero fiorito di stelle d'oro e d'argento".
Se comandasse il passero Che sulla neve zampetta, sai che cosa direbbe con la voce che cinguetta?
"Voglio che i bimbi trovino, quando il lume sarà acceso tutti i doni sognati più uno, per buon peso".
Se comandasse il pastore Del presepe di cartone Sai che legge farebbe Firmandola col lungo bastone?
" Voglio che oggi non pianga nel mondo un solo bambino, che abbiano lo stesso sorriso il bianco, il moro, il giallino".
Sapete che cosa vi dico Io che non comando niente? Tutte queste belle cose Accadranno facilmente;
se ci diamo la mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l'anno.
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Guido Gozzano |
È nato! Alleluia!
È nato il sovrano bambino, è nato! Alleluia, alleluia! La notte che già fu sì buia risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie suonate! Squillate, campane! Venite, pastori e massaie, o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti, ma come nei libri hanno detto da quattromill'anni i profeti, un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill'anni s'attese quest'ora su tutte le ore. È nato, è nato il Signore! È nato nel nostro paese.
Risplende d'un astro divino la notte che già fu sì buia. È nato il Sovrano Bambino, è nato! Alleluia, alleluia!
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Umberto Saba |
A Gesù Bambino
La notte è scesa e brilla la cometa che ha segnato il cammino. Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell'universo, ci hai insegnato che tutte le creature sono uguali, che le distingue solo la bontà, tesoro immenso, dato al povero e al ricco.
Gesù, fa' ch'io sia buono, che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa' che il tuo dono s'accresca in me ogni giorno e intorno lo diffonda, nel Tuo nome.
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Gabriele D'Annunzio
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I Re Magi
Una luce vermiglia risplende nella pia notte e si spande via per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia! O fiore di Maria! Passa la melodia e la terra s'ingiglia.
Cantano tra il fischiare del vento per le forre, i biondi angeli in coro; ed ecco Baldassarre Gaspare e Melchiorre, con mirra, incenso ed oro.
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Giovanni Pascoli
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Notte di Natale
Si vegliava sui monti. Erano pochi pastori che vegliavano sui monti di Giuda. Quasi spenti erano i fuochi. Ognuno guardava i cieli, come stanco stanco nel cuore; ognuno avea vicino il dolce uguale ruminar del branco.
E un canto invase allora i cieli: Pace sopra la terra! E i fuochi quasi spenti arsero, e desta scintillò la brace. come per improvvisa ala di venti silenziosi, e si sentì nei cieli come il soffio di due grandi battenti.
Erano in alto nubi, pari a steli di giglio, sopra Betlehem: già pronti erano, in piedi, attoniti ed aneli, i pastori.
E un angelo era, con le braccia stese, tra loro, come un'alta esile croce, bianca; e diceva - Gioia con voi! Scese Dio sulla terra. Ed a ciascuno il cuore sobbalzò verso il bianco angelo, e prese via per vedere il Grande che non muore.
Mossero, e Betlehemm, sotto l'osanna de' cieli ed il fiorir dell'infinito dormiva. E videro, ecco, una capanna.
Ed ai pastori l'accennò col dito un angelo: una stalla umida e nera, donde gemeva un filo di vagito.
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