Non è bastata dunque la toppa messa da una legge del 2012 che, in seguito alla bocciatura del TAR Lazio, aveva cercato la via della "sanatoria", per far considerare valide le nomine dei funzionari, in attesa di un concorso pubblico fatto secondo la legge.
La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali le nomine di 767 dirigenti dell'Agenzia delle Entrate (su un totale di circa 1'200) in quanto avvenute senza concorso pubblico. Di conseguenza, tutti gli atti firmati dai suddetti dirigenti (i quali non avevano facoltà per firmarli) non solo risultano nulli, ma persino inesistenti, categoria che fra tutti i vizi legali è fra le più insanabili.
Una lista ufficiale dei suddetti dirigenti non è ancora disponibile, ma in un recente articolo del sito web "La legge per tutti" si legge:
Vi forniamo un documento ufficiale dal quale si potrebbero ritrovare i nomi dei soggetti coinvolti nella causa e relativa sentenza della Corte Costituzionale. Il documento è sulla stessa Gazzetta Ufficiale dove risultano nomi e cognomi del personale dell'Agenzia delle Entrate che ha spiegato "intervento ad adiuvandum" nel giudizio davanti al Consiglio di Stato, prima che quest'ultimo rinviasse gli atti alla Corte Costituzionale. Insomma, si tratta dell'atto dal quale è partito tutto.
È molto probabile che i nomi che troverete nell'ordinanza pubblicata integralmente sul sito "La legge per tutti", siano proprio quelli dei funzionari interessati al rigetto del ricorso e che, per ciò, si erano costituiti in causa. Se in una vostra cartella trovare uno di questi nomi rivolgetevi ad un avvocato.