A venti anni dal regolamento del biologico nella Unione Europea, il vino ha finalmente il riconoscimento che merita, uscendo da una situazione di incertezza normativa che ha penalizzato i produttori anche nei mercati internazionali.
Il settore italiano dei vini biologici è leader nel mondo per produzione ed esportazione: non si parla più di una curiosità o di una nicchia ma di un vero e proprio segmento, con dinamiche di sviluppo molto interessanti. Anche con i limiti impliciti nel compromesso che ha portato alla definizione del regolamento europeo sulla vinificazione bio, l'Italia ha tutto l'interesse a valorizzare e sostenere al massimo questo dinamico settore che mostra di reagire positivamente alla generale crisi economica e alla crisi del mercato del vino.
Una nicchia particolre, molto interessante per una fascia rilevante di consumatori con problemi di salute e più in genere, per tutti i consumatori attenti al proprio benessere, è quella dei vini senza solfiti. Una produzione non esclusiva del mondo del biologico ma che proprio nel biologico sta avendo le esperienze più importanti e significative.
È fondamentale che le esperienze concrete di vinificazione senza solfiti vengano divulgate e conosciute per creare un bagaglio di conoscenze e pratiche che permetta ai produttori e alle cantine interessate di intraprendere questa particolare produzione.