Nato come Gazzetta Piemontese, lanciato al motto di [Frangar non flectar] (Mi spezzerò ma non mi piegherò), il quotidiano assunse nella prima fase posizioni liberali, arrivando a sostenere la politica di Giolitti e opponendosi all'ascesa di Mussolini. Vittima della repressione fascista, nel 1926 venne rilevato dalla FIAT. Attestatosi in seguito su posizioni moderate e comunque non ideologiche, ebbe negli anni collaboratori illustri, su tutti lo storico Norberto Bobbio e lo scrittore Guido Piovene. Secondo per tiratura solo al Corriere della sera fino al 1986 (scalzato dalla crescita de [la Repubblica]), ribattezzata [La Stampa] dal 1895 (129 anni fa) lo vede oggi quarto (escludendo i quotidiani sportivi) per diffusione. Diretto dal gennaio 2016 da Maurizio Molinari (subentrato a Mario Calabresi che l'ha guidato dal 2009), nella versione on-line dispone dal 2010 di un archivio storico completamente gratuito, che conta 1.750.000 pagine, 5 milioni di articoli e 4 milioni e mezzo di fotografie e illustrazioni.
Pannello celebrativo del 150Âş anniversario de [La Stampa] (Torino, piazza Castello).Il 9 febbraio 1867 viene fondato a Torino il quotidiano La Stampa
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