La Giornata internazionale del Parto a domicilio è nata per volere di alcune associazioni di ostetriche nel 2013 (11 anni fa) durante una dalle giornate del neonato in cui si informa le partorienti. Il 6 giugno è stato scelto perché è dedicato a San Norberto, il protettore delle Partorienti. Lo scopo della giornata è quello di far conoscere questa opportunità poco praticata, ma anche di sancire il diritto alla scelta della donna.
Per le gravidanze a basso rischio, dare alla luce il proprio piccolo tra le mura domestiche, in un ambiente familiare e amato. Oppure in una Casa Maternità, ovvero in un luogo arredato come una casa per offrire un’accoglienza confortevole ai futuri genitori e al bimbo che nascerà. E, in entrambi i casi, con le ostetriche a vigilare sul benessere di madre e bambino e sulla progressione del travaglio, professioniste discrete e incoraggianti, in grado di far emergere le competenze dei genitori, restituendo alla donna e al suo bambino il ruolo di protagonisti della nascita. Una possibilità interessante e che in alcune regioni viene rimborsata, del tutto o parzialmente, dal Sistema Sanitario Nazionale.
#Oggi è la Giornata internazionale del Parto a domicilio
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