Il 3 ottobre si celebra la Giornata internazionale della Memoria e dell’Accoglienza, istituita dalla legge 45/2016 approvata a metà marzo 2016 (8 anni fa), la Giornata ha lo scopo di ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.
L’UNHCR in più occasioni si è espresso a favore di tale riconoscimento ed ha accolto con favore l’approvazione ufficiale.
Una data simbolica, che ricorda il giorno in cui, nel 2013, 368 persone tra bambini, donne e uomini persero la vita in un naufragio a largo di Lampedusa.
Dal 3 Ottobre 2013 ad oggi (dati aggiornati a inizio 2019) 17'900 migranti e rifugiati sono morti o risultano dispersi nel mar Mediterraneo. Nel 2016 sono state 5'096 le persone che in questo mare hanno perso la vita nel disperato tentativo di trovare salvezza in Europa. Un dato, questo, che fa del 2016 (Governo Renzi dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016) l’anno più letale.
1'720 persone risultano morte e disperse nel Mediterraneo al 3 ottobre 2018, un conto paragonabile alle circa 1'900 del 2014, un costo umano inaccettabile: tra gennaio e luglio 2018 ogni 18 persone che hanno attraversato il Mediterraneo Centrale dirette in Europa, una ha perso la vita. I dati del 2019 al 3 ottobre sono di 1'000 persone, conforta quindi l'ulteriore calo.
Le persone in fuga da guerre e persecuzioni molto spesso non dispongono di alternative sicure e regolari per raggiungere l’Europa. Solo rendendo disponibili con urgenza tali soluzioni le persone in fuga non saranno costrette a ricorre ai trafficanti rischiando la loro vita. Percorsi concreti comprendono: un aumento delle quote di reinsediamento, l’accesso ai visti per ragioni umanitarie e concessione di visti per motivi di studio e di lavoro per le persone in fuga da guerre e persecuzioni, facilitare i ricongiungimenti familiari e schemi di sponsorizzazioni private.
Con l’istituzione ufficiale della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza si stabilisce una ricorrenza importante in cui promuovere riflessioni e impegni affinché le persone in fuga da guerre, violenze e persecuzioni, possano arrivare in un luogo sicuro senza dover rischiare la vita in viaggi pericolosi.