Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 57\249 del 2002, (22 anni fa), la giornata commemora l’adozione, nel 2001, della Dichiarazione universale dell’UNESCO sulla diversità culturale, secondo la quale la diversità culturale costituisce un patrimonio comune dell’umanità da riconoscere e affermare a beneficio delle future generazioni, nonché un volano di sviluppo inscindibilmente connesso al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
A questa si affianca, dal 2005, la Convenzione sulla protezione e sulla promozione della diversità culturale, nella quale, oltre a riaffermare il legame tra cultura, sviluppo e dialogo, vengono individuati obiettivi e princìpi basilari ai quali attenersi in materia di governance sostenibile del settore culturale, mobilità dei relativi beni,servizi e operatori, integrazione della dimensione culturale nel quadro dello sviluppo sostenibile e promozione dei diritti e delle libertà fondamentali.
Nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale, il Diretttore Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay ha definito la diversità culturale quale “apertura cognitiva e intellettuale che da alla vita ricchezza, colore e dinamismo, agendo altresì da traino allo sviluppo sociale e alla crescita economica”, e invitando tutti noi ad aprire le nostre porte al “vento rinvigorente della diversità”.
Per approfondire: la giornata mondiale sul sito dell’ONU