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#Barzellette: La storia del Giùvann e dell’Antonii

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Giùvann (Giovanni) deve andare a vendere le uova al mercato che dista due ore di cammino

Prende la bicicletta ma, prima di uscire dal cortile, buca una gomma. Inizia a disperarsi perché non sa più come andare. Allora gli viene un'idea: può farsi prestare la bicicletta dal suo amico Antonii (Antonio). Siccome la casa dista una decina di minuti a piedi, inizia ad interrogarsi sul modo migliore per chiedergliela... 

Nella mente prova...
G: Antonii !!!!
A: chi lè! (Chi è?)
G: Son io, Giùvann
A: Sa ghè! (Cosa c'è?)
G: Mi servirebbe la tua bicicletta, devo andare al mercato a vendere le uova e la mia si è rotta.
A: Te la presterei volentieri ma sai com'è, l'ho appena comprata, è nuova...
G: Guarda che te la tratto bene, ci starò attento, prometto...
A: Si, come quella volta che ti ho prestato la scala e me l'hai ridata tutta sporca di vernice, ci ho messo un giorno a pulirla...

No, così non funziona, meglio cambiare tattica...
G: Ciao Antonii come la va?
A: chi lè! (Chi è?)
G: Son io, Giùvann, tutto bene? Come va l'Elvira...
A: Bene, grazie! Dimmi, che ci fai da queste parti?
G: Mi serve un grosso favore... devo andare al mercato a vendere le uova e la mia bicicletta si è rotta. So che è nuova, ti prometto che non farò come la scala. Ne avrò ben cura e te la riporto appena ho finito.
A: Te la darei volentieri, ma serve a me. Stavo per andare a comprare delle piantine per delle nuove varietà di insalata che volevo piantare...

In effetti, anche questo è vero, la bicicletta potrebbe servire a lui... meglio pensare a qualcos'altro...
Però, non mi viene in mente nient'altro... E ora che ci penso, l'Antonii di recente è un po' sulle sue, l'ultima volta che l'ho incrociato non mi ha neanche salutato, forse perché ora si sente superiore... vedi come può diventare la gente... anzi, ora che ci penso, non mi è mai stato veramente simpatico.... e neanche il figlio... e sopratutto la moglie... quella si sente superiore ancora... gli avrà detto di non avere a che fare con me...

Alla fine, in preda ai suoi pensieri, il buon Giùvann arriva di fronte alla casa dell'Antonii. Suona il campanello e .....
A: Ciao Giùvann !!!
G: Vai a quel paese... Antonii, tu, tu figlio, tu moglie e la tu bicicletta de merda!!!

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