Prima di partire per la guerra
Re Artù chiuse accuratamente a quattro mandate la sua graziosa Ginevra dentro una robustissima cintura di castità. Dopo di ché chiamò il suo fedele e leale amico e cortigiano Lancillotto.
"Mio nobile cavaliere Lancillotto, tu sei l'unico al mondo di cui mi posso fidare e quindi ti affido la chiave che protegge la virtù della mia consorte. Tu la serberai in un luogo sicuro e la difenderai con la vita" Così disse il re.
Commosso da tanto onore, Lancillotto si inginocchiò per ricevere la chiave e la benedizione del suo signore.
Quindi Re Artù partì per la crociata; si era allontanato appena poche miglia dal castello che sentì un rumore di zoccoli lanciati in una corsa precipitosa; era Lancillotto che stava arrivando a spron battuto:
"Cosa c'è, cosa è successo, mio fedele amico?" Così il Re.
"Mio sire...mi avete lasciato la chiave sbagliata!!!