
Barzellette
La risata è in genere indicata come fonte di salute e benessere. Secondo una ricerca scientifica aumenta la resistenza agli stimoli fisici negativi, contribuisce al legame di gruppo e potrebbe essere stata importante per l'evoluzione degli esseri umani come animali altamente sociali. Questa rubrica è dedicata alla Battuta e alla Barzelletta, una frase o un breve racconto umoristico che mira a scatenare una reazione di ilarità nell'ascoltatore.
Totti, Montella e Cassano vengono invitati nella palude per una amichevole
Vengono rapiti da una tribù, il capo tribù decide di ucciderli ma prima di esaudire un desiderio a testa.
- Montella chiede:
un piatto di pasta...
mangia la pasta e viene ucciso;
il capo tribù decide di farsi una canoa con la pelle. - Cassano, pensando di metterli in difficoltà chiede:
del vino italiano...
ma viene accontentato e ucciso;
Il capo tribù ci fa la seconda canoa. - È il turno di Totti che chiede:
una forchetta grazie... - Tutta la tribù in coro:
una forchetta? - e ridono... - il capo tribù dà la forchetta a Totti che urla bucandosi tutto il corpo:
... e ora col caxxo ce ti fai la canoa !!!
Un uomo veneto vede un omino uscire da un disco volante, si avvicina e gli chiede:
"Chi casso ti sei??"
"E.T."
"É no va in mona, ti go domandat prima mi!!"
Un calzolaio è in difficoltà finanziarie e pensa di vendere il retrobottega per realizzare qualche soldo. Prepara un cartello con scritto:
"Si vende il di dietro"
La moglie, inavvertitamente, si siede sul cartello e poi esce a fare la spesa. Un passante, leggendo la scritta rimasta appiccicata sul sedere della donna, chiede come mai si venda il di dietro. Lei ignara risponde: "Perché sul davanti ci lavora ancora mio marito!"
Gentilezze verso gli adulti
Un bambino racconta alla mamma:
"Oggi mi trovavo in autobus con papà... mi ha detto di lasciare il mio posto ad una signora..."
La madre:
"Molto bene, figlio, avete fatto una buona azione"
Ma il bambino:
"Ma mamma, io ero seduto sulle ginocchia di papà".
Napoli
Pascà vèn' investìt intà via ri mill'. Chi mannav' l'aùt' se ne fuj. Pascà è luong luong a tierr inguaiat'. E' venut' a pula e na' femmena riss': "n'aggiu pigliàt o' nummero e' targà, pecché iv' assaie ambress". E Pasquàl cu nù fil' è voc': "oi u ... oi u so' portafoggl in't a giacca..."