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Mercoledì, 10 Giugno 2015 02:00

Il bidone del WiFi pubblico e gratuito in città - Situazione in Italia e test a #Gallarate #pVarese

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Un cestino dell'immondizia con il cartello WIFi

Secondo iPass, nel mondo sono quasi 100milioni le aree da cui è possibile accedere ad Internet tramite WiFi gratuito. Negli ultimi due anni il loro numero è cresciuto del 271% ed entro il 2018 potrebbero diventare 350milioni. In tutto il mondo si lamentano disfunzioni ma il loro numero continua a crescere, eccezione che conferma la regola per l'Italia, dove dai risultati sembra prevalere: chi spaventa per la sicurezza informatica; chi spaventa per i danni alla salute; chi "non ci crede" perché vede un conflitto d'interessi tra WiFi gratuito e compagnie telefoniche; infine chi dice che i WiFi pubblici "non funzionano" o addirittura che "tecnicamente non possono funzionare", lamentando registrazione difficile, navigazione lenta e disconnessioni frequenti.
Abbiamo quindi pensato di affrontare la questione, inoltre, viste le lamentele a Gallarate, rinnovate tra il pubblico all'evento CosPlay, abbiamo deciso di tornarci ed effettuare dei test. I risultati secondo noi, sono assieme sconvolgenti e chiarificatori.

La situazione in Italia

In Italia, manco a dirlo, siamo agli ultimi posti della classifica con neanche 55mila punti (di cui però un quinto è nella sola Lombardia) ed una misera crescita del +19%; nello stesso periodo la Germania segna un +7281% con oltre 4milioni e 330mila punti (avete letto bene). Chi volesse approfondire può trovare, nella apposita sezione multimediale in basso, la cartina mondiale interattiva con i principali dati aggiornati allo scorso dicembre 2014.
Unica consolazione è che l'Italia è nella top ten dei Paesi per le connessioni negli alberghi: siamo sesti, con quasi 14mila hotspot nelle nostre strutture ricettive. Nelle 300 città principali italiane però sono meno di 3mila le connessioni gratuite, metà sono offerte da Enti Pubblici e l'altra metà da esercizi commerciali. Entro la fine dell'anno a queste si aggiungeranno altre 900 nei principali uffici di Poste Italiane, l'obiettivo è di coprirli tutti in un paio d'anni - ovviamente quelli che rimarranno aperti. Migliori di noi anche la Spagna, la Polonia e l'Estonia.
Dal 2012 ad oggi, grazie anche agli investimenti stanziati per Expo 2015, il capoluogo lombardo è stato letteralmente tappezzato di hot-spot, tanto da diventare la prima città italiana e una delle principali d'Europa per numero di connessioni pubbliche gratuite. I numeri parlano chiaro: con le sue 370 aree collegate (300 postazioni all'aperto fra piazze, parchi, giardini e stazioni, e 70 indoor disponibili nelle sedi comunali) e i suoi 200mila utenti iscritti (circa 400 nuovi al giorno), quello meneghino è il primo centro italiano e il secondo a livello europeo (dopo Barcellona). Seguono in Italia, Roma 176 aree, Firenze 120, Verona 120 e Genova 90.


Letto 6439 volte Ultima modifica il Mercoledì, 10 Giugno 2015 01:12

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