E' da condannare "l'impiego stesso dell'animale nella pratica della mendicità", come è emerso dalle numerose manifestazioni di disgusto, disapprovazione e allarme dei cittadini e dell'opinione pubblica espressi anche attraverso i social network.
Se i regolamenti comunali devono avere come finalità "il rispetto dell'animale", non è sufficiente il divieto di accattonaggio con animali, anche perché non basta a disincentivare l'attività. Volendo eliminare quello che viene definito un "odioso fenomeno", sono necessarie sanzioni accessorie come la confisca amministrativa dell'animale illecitamente utilizzato, con l'affidamento a una struttura adeguata.
Quindi i regolamenti comunali dovrebbero essere aggiornati con il "divieto assoluto di detenere, esibire o utilizzare animali, di qualsiasi specie ed età, per la pratica dell'accattonaggio". E oltre alla sanzione amministrativa. Gli animali dovrebbero essere sottoposti a confisca da parte della polizia locale, e ricoverati al canile municipale o strutture autorizzate. Se non viene pagata la multa, i gestori potranno dare in adozione l'animale a chi ne faccia richiesta e abbia i requisiti adeguati.