Il sistema maggiormente diffuso al mondo di freno ferroviario è quello brevettato Il 5 marzo 1872 (152 anni fa) da George Westinghouse che da lui prese il nome molto diffuso di freno continuo automatico Westinghouse. La maggior parte dei sistemi frenanti a livello mondiale utilizza tale sistema o delle sue varianti. I veicoli sono tutti collegati pneumaticamente tra loro mediante una "condotta del freno" che viene tenuta carica a 5 bar, valore che porta alla sfrenatura tutti i veicoli. La caduta di pressione, regolata dal "rubinetto di comando" posto in cabina di guida e determinata dal macchinista, propagandosi lungo tutto il treno per mezzo della "condotta " raggiunge ogni apparecchiatura frenante (delle carrozze o dei carri) dove è presente un "distributore" (valvola con funzioni di conversione di pressione) sussidiata da un serbatoio di comando (a pressione di riferimento per il livello di sfrenatura) e da uno ausiliario (come fornitore di aria compressa) provocando l'immissione dell'aria nei cilindri a freno e la frenatura conseguente. La successiva ricarica a 5 bar della condotta determina nuovamente la sfrenatura del treno.
Il 5 marzo 1872 George Westinghouse brevetta il freno pneumatico automatico continuo
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