La partenza del Falcon Heavy si è fatta attendere: SpaceX aveva in programma di effettuare il lancio alle 19:30 ora italiana (le 13:30 in Florida), ma a causa dei forti venti in quota si è reso necessario un rinvio di un paio di ore. Il conto alla rovescia è stato sospeso e poi impostato per le 21:45 (le 15:45 locali), dopo un miglioramento delle condizioni meteo e l’avvio delle procedure per caricare il carburante. Come da tradizione, al lancio hanno assistito i dipendenti di SpaceX nella sede principale della società, in California, che hanno seguito con apprensione i momenti più delicati e fatto il tifo durante tutta la trasmissione della diretta. Ogni passaggio cruciale del test è stato accolto con grandi ovazioni, e un po’ di commozione da parte di tecnici e ingegneri che hanno visto concretizzarsi in pochi minuti il lavoro di anni.
Elon Musk aveva annunciato per la prima volta i piani per il Falcon Heavy nel 2011, dicendo che in un paio di anni il grande razzo sarebbe stato pronto. La previsione di Musk, come spesso avviene nel suo caso, si è rivelata troppo ottimistica e di anni per arrivare a questo primo lancio ce ne sono voluti quasi sette. È comunque un tempo molto ridotto per un’impresa di questo tipo, soprattutto se si considera che SpaceX è stata fondata nel 2002.
Il Falcon Heavy è una versione più “pesante” e corposa dei Falcon 9, i classici razzi famosi per la loro capacità di fare manovra dopo il lancio e tornare a Terra, senza che vadano persi e distrutti durante il rientro. Ed è proprio l’unione di tre Falcon 9 a costituire un Falcon Heavy, naturalmente con qualche modifica aggiuntiva. Il razzo nel suo complesso può fare affidamento su 27 motori e riesce a portare fino a 64 tonnellate di materiale in orbita (LEO, orbita terrestre bassa, tra i 160 e i 2mila chilometri). L’obiettivo principale è utilizzarlo per mettere in orbita satelliti molto pesanti, ma potrebbe essere anche sfruttato per trasportare materiale sulla Luna o su Marte.
Lo storico lancio è avvenuto da una rampa altrettanto storica, la LC-39A del Kennedy Space Center della NASA a Cape Canaveral, la famosa base in Florida. Il sito fu utilizzato per le missioni Apollo, come quella che portò i primi astronauti sulla Luna (Apollo XI), e in seguito come rampa di lancio per gli Space Shuttle, le grandi astronavi che decollavano in verticale come un razzo e tornavano poi sulla Terra planando come un aeroplano.
Il lancio è servito per dimostrare le capacità del Falcon Heavy, prima di metterci qualche costoso satellite. A qualche minuto dalla partenza, dopo avere aiutato il razzo a vincere la forza di gravità terrestre, i due lanciatori laterali del Falcon Heavy si sono separati e hanno iniziato il loro viaggio per tornare a Cape Canaveral, in vista di un loro riutilizzo. Hanno seguito una perfetta coreografia coordinata nel cielo della Florida, atterrando nello stesso istante a poche centinaia di metri l’uno dall’altro. È stato uno dei momenti più suggestivi ed emozionanti dell’intero test.