Nell'America appena uscita dalla guerra civile, i gestori di esercizi commerciali si trovavano a gestire i pagamenti dei clienti, ancora con forme rudimentali che non consentivano di avere un quadro reale delle entrate. Disagi ben noti all'americano James Ritty, gestore di un saloon a Dayton, nell'Ohio.
Convinto che i suoi dipendenti s'intascassero una parte dell'incasso, si dedicò alla ricerca di un sistema infallibile e l'ispirazione gli venne osservando lo strumento che conta i giri di carburante sui piroscafi. Insieme al fratello mise a punto un «marchingegno incorruttibile» (così lo chiamava lui), che brevettò nel 1879 (145 anni fa) con il nome di Ritty Model I: era il primo esempio di registratore di cassa della storia.
Non c'era possibilità di ingannarlo: una volta finita l'operazione suonava un campanello, che gli consentiva di tenere d'occhio tutti i movimenti. Ritty fondò un'azienda, la National Manufacturing Company, per produrre la sua macchina, ma qualche anno dopo sia la società che il brevetto vennero acquistati da John H.Patterson.
Costui, con la National Cash Register Co., diede vita a un colosso internazionale, ancora oggi leader nella produzione dei registratori di cassa.