Il Fondo per l'Ambiente Italiano nasce il 28 aprile del 1975 (49 anni fa) a Milano, fu allora Elena Croce, figlia del celebre filosofo abruzzese, ad ispirarne la creazione all'imprenditrice Giulia Maria Mozzoni Crespi, che avviò il progetto insieme a Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russo e guidò il FAI, in veste di presidente, per oltre trent'anni. Come modello si guardò al National Trust inglese, nel finanziare le attività di restauro e recupero dei beni acquisiti, attraverso donazioni, eredità e comodati d'uso unitamente a una capillare campagna di sensibilizzazione attraverso media e testimonial d'eccezione.
Altrettanto efficaci nel coinvolgimento dell'opinione pubblica sono i numerosi eventi organizzati dal FAI, in primis le Giornate di primavera, che ogni anno aprono i cancelli di luoghi solitamente inibiti al pubblico grazie all'impegno di migliaia di volontari che affiancano la fondazione.
Presieduto dal 2013 dall'illustre archeologo Andrea Carandini, il FAI, attualmente, ha sotto la sua tutela 50 beni (30 aperti al pubblico) e conta più di 100.000 iscritti e donatori attivi ed oltre 7mila volontari, dislocati nelle 20 regioni italiane.