57 anni fa se la banca chiudeva i cancelli, bisognava attendere il giorno seguente e comunque affrontare code interminabili agli sportelli. Una situazione stressante su cui, una sera, si arrovellò il cervello un quarantenne scozzese, immerso nella sua vasca da bagno, fino a quando non ebbe un'illuminazione. Il suo nome era John Sheperd-Barron.
Qualche giorno dopo si presentò alla sua azienda, la De La Rue Instruments, con il progetto di distributore automatico di contanti, su modello di quelli per il cioccolato, che veniva azionato con una scheda. L'idea conquistò immediatamente i suoi superiori che realizzarono un primo modello per la prestigiosa Barclays Bank.
Il primo sportello automatico, per gli inglesi l'Automated teller machine (ATM), entrò in funzione a Enfield Town (zona nord di Londra), il 27 giugno del 1967. Non erano ancora i tempi delle carte plastificate, quindi per farlo funzionare si adoperava uno speciale assegno recante un numero identificativo dell'utente. L'apparecchio comparve in Italia nove anni dopo (48 anni fa) e la prima a dotarsene fu la Cassa di Risparmio di Ferrara.
In merito alla paternità dell'invenzione dello sportello automatico, si contano almeno sette brevetti, il primo dei quali venne depositato a New York, negli anni Trenta, da Luther George Simjian.