È il "tipografo" (Typographer, titolo originale del brevetto) brevettato nel 1829 (195 anni fa) dall'inventore americano William Austin Burt, che più tardi verrà considerata la prima macchina da scrivere della storia.
Nonostante i miglioramenti apportati in seguito, il prototipo di Burt non riuscirà a diventare un successo commerciale, soprattutto per l'estrema lentezza del sistema di scrittura e la poca praticità delle sue dimensioni.
Tuttavia sarà fondamentale per l’evoluzione della macchina da scrivere che si avvicinerà di più alla versione moderna con le invenzioni dell’italiano Giuseppe Ravizza nel 1846 e dell'americano Scholes nel 1867, quest’ultimo ideatore della prima macchina efficiente e idonea alla produzione commerciale.
La svolta definitiva si avrà all'inizio del XX secolo con l’introduzione delle macchine elettriche. Famoso in Italia il modello Lettera 22 lanciato dalla Olivetti nel 1950 e destinato a diventare uno status symbol per generazioni di scrittori e giornalisti, tra cui Indro Montanelli.