Era il 16 agosto 1994 (30 anni fa) quando IBM lancia sul mercato il primo smartphone (di fatto) della storia Simon Personal Communicator: 500g di peso, prodotto in 50mila unità, in grado di funzionare in 15 stati negli USA. Progettato per il mondo del business, lo smartphone aveva in dotazione una serie di applicazioni per la gestione di e mail e appuntamenti, ed era in grado di ricevere e trasmettere fax. Non mancava, naturalmente, la possibilità di effettuare chiamate vocali tramite rete cellulare. Per interagire con il display a cristalli liquidi verdi veniva offerto in dotazione un pennino.
Presentato con successo al COMDEX (fiera informatica tra le più rinomate fino al 2005) di Las Vegas, il 23 novembre 1992, IBM Simon non è mai stato particolarmente popolare nel mercato consumer, tuttavia il suo design ha ispirato parecchi produttori che hanno proposto nel corso degli anni soluzioni sempre più raffinate. Evoluzioni naturali del concept di IBM sono state Ericsson R380, ma anche i celebri P800, P900 e P990 di Sony Ericsson si sono basati sul progetto Simon. BigBlue vendeva l'handset al prezzo di 899$, oltre 1400$ se consideriamo il valore attuale della moneta.
Per celebrare il suo ventesimo anniversario (10 anni fa), il Museo delle Scienze di Londra ha esposto un IBM Simon all'interno della nuova galleria Information Age: "Il Simon non veniva chiamato smartphone allora", ha dichiarato la curatrice Charlotte Connelly. "Ma disponeva di molte feature dei prodotti attuali. Aveva un calendario, un'applicazione per le note e mandava email e messaggi, combinando il tutto con un telefono tradizionale". Il termine "Smart Phone" comparve infatti solo nel 1997 (27 anni fa) quando la Ericsson descrisse il suo GS88 "Penelope" in questo modo.
Sono stati tanti i motivi dello scarso successo riscosso da IBM Simon: primo fra tutti la poco entusiasmante durata della batteria, solamente di un'ora, mista al prezzo d'accesso proibitivo per l'utenza non professionista e la mancanza di una qualsivoglia rete internet mobile. Tuttavia, si è trattato di un prodotto che ha segnato i primi passi di un settore ancora oggi in costante ascesa, con dispositivi che riescono a creare una vera e propria dipendenza.