Nel 1957 l'Olivetti, impegnata su impulso di Adriano Olivetti (spronato da Enrico Fermi) nello sviluppo di calcolatori elettronici, grazie al contributo dell'ingegnere italo-cinese Mario Tchou (morto nel 1961, l'anno dopo di Olivetti), lancia l'Elea 9003 (il nome evoca i filosofi eleatici), calcolatore presentato alla fiera di Milano davanti al presidente Giovanni Gronchi. Tale computer, il primo al mondo completamente transistorizzato, fu il primo passo importante dell'Olivetti nel mondo dell'informatica; tuttavia tale macchina era ancora voluminosa, l'esigenza era quella di un apparato che si sarebbe potuto porre su un tavolo di un ufficio o di un laboratorio.
Il 15 ottobre 1965 (59 anni fa) venne presentato all'esposizione di prodotti per ufficio BEMA di New York l'Olivetti Programma 101 (P101), un elaboratore programmabile considerato il primo computer desktop o personal computer della storia. La P101, ideata da un team guidato dall'ingegnere italiano Pier Giorgio Perotto, era una macchina da calcolo per uso personale programmabile, dotata di una memoria interna e un semplice linguaggio di programmazione. I programmi potevano essere scritti su una cartolina magnetica, antesignana dei futuri floppy disk. La P101 era realizzata con componenti elettronici discreti (i circuiti integrati non erano ancora disponibili a livello commerciale) e output su nastro di carta. Fu il primo personal computer commerciale di successo per il mercato di massa della storia, anche grazie al suo design accattivante e curato di Mario Bellini.
Passi avanti della storia del Personal Computer furono compiuti qualche anno dopo.