Nel 1891, Karl Elsener, il fondatore della Victorinox, inizia a rifornire l'Esercito svizzero di coltelli fabbricati in Svizzera, e non in Germania come avveniva prima. L'originale aveva il manico in legno (rispetto ai composti in metallo/plastica usati oggi), ed era dotato di una lama, un cacciavite, un apribottiglie e un punteruolo. In seguito, nel 1897 (127 anni fa), Elsener sviluppò e il 12 giugno brevettò, una versione che usava uno speciale meccanismo a molla che permetteva a più utensili di essere contenuti in un manico di pari dimensioni.
La gamma dei modelli è vastissima, si va dai modelli base a due lame fino a coltellini svizzeri che dispongono di cinquanta utensili. Il tipo di utensili che si possono trovare in un coltellino svizzero è limitato solo dalle dimensioni dell'oggetto e dalla fantasia dei progettisti. Ad esempio si possono trovare vari tipi di cacciaviti, chiavi a brugola, lame, altimetri, lenti d'ingrandimento, posate, limette per unghie. Negli ultimi modelli sono addirittura comparsi strumenti come i puntatori laser per le lavagne luminose e le memorie USB.
Negli ultimi anni, accanto alla produzione del classico coltellino, Victorinox produce e commercializza anche il cosiddetto SwissTool: uno strumento multifunzione (una pinza ripiegabile con lame ed accessori a scomparsa nei manici) simile all'americano Leatherman Tool. Victorinox è proprietaria del marchio "Swiss Army".
Sembra che il tradizionale colore rosso del manico sia stato scelto perché è facilmente visibile se il coltello cade nella neve oltre a richiamare, assieme alla croce bianca, la bandiera svizzera.