José de Sousa Saramago
(Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010)
È stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, poeta e critico letterario portoghese, premio Nobel per la letteratura nel 1998.
Aforismi di José Saramago
- L'uomo ha bisogno di fare la sua provvista di sogni.
- Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.
- Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
- Il viaggio non finisce mai, solo i viaggiatori finiscono.
- Oltre alla conversazione delle donne, sono i sogni che trattengono il mondo nella sua orbita.
- La gioventù non sa quel che può, la maturità non può quel che sa.
- I viaggiatori possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
- Non è la dimensione del vaso che importa, ma quello che ognuno di noi riesce a mettervi, anche se dovrà traboccare e andare perduto.
- Siamo in guerra ed è una guerra di accerchiamento, ognuno di noi assedia l'altro ed è assediato, vogliamo abbattere le mura dell'altro e mantenere le nostre. L'amore verrà quando non ci saranno più barriere, l'amore è la fine dell'assedio.
- E se il cuore non ha capito, non arriva ad esser menzogna il detto della bocca, ma piuttosto assenza.
- Il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo.