Pippo Franco
Dice di sé - autobiografia:
Pippo Saverio Gennaro Nicola Franco nacque a Roma nel 1940 e dopo circa 6 mesi dice la sua prima parola (che fico!). Da quel giorno infausto ha inizio la sua in carriera di comico. A 4 anni conosceva già tutte le barzellette sulle maestre d'asilo che c'erano in circolazione e nel corso degli anni diffuse la tristezza raccontando battute su persone, animali e sbattiuova agli amici. Nel 1960 la sua vita ebbe una svolta: venne inquadrato per sbaglio ad Ischia mentre giravano un film e così si intrufolò nel mondo del cinema. Grazie al modo superbo di fare la comparsa, ma soprattutto grazie al fatto che non ne potevano più di sentire le sue freddure dietro le quinte, Pippo, ma anche Franco, divenne protagonista di svariate commedie dalla dubbia comicità. Ma è la televisione il mezzo con cui viene ricordato maggiormente: insieme alla compagnia del Bagaglino è rimasto impresso nelle menti degli italiani e nei portafogli degli psicologi. Negli anni 2000 decise di buttarsi anche nel mondo del teatro, dei libri e della politica. Rimase incolume.
Aforismi di Pippo Franco
- La parola mafia deriva dall’arabo mafi che significa "non c’è”
- I mafiosi erano alla mercedes di Riina.
- I boss “contusi” con la mafia, per collaborare non hanno mai avuto un minimo “tintinna-mento”.
- Arringa comica: “Rimaniamo sul posto di blocco in attesa che arrivi il magistrato per interrogare il cadavere”
- Dobbiamo pregare per la guarigione dei gay.
- (Pippo Franco a proposito del proprio aspetto fisico) Io se faccio causa a mio padre e a mia madre, la vinco.
- (Laura Troschel e Pippo Franco alle prese con un cruciverba) Vi si trova a Waterloo, 6 lettere. Ma che è ‘sto Waterloo? Mi pare che è un cesso che ha perso la guerra.