Walter Di Gemma
(Milano 10 gennaio 1968)
Artista milanese che nasce dal cabaret tradizionale. Autore ironico e sferzante.
Aforismi di Walter Di Gemma
- Quando sono in aereo mi sento sollevato.
- Quando gli astri sono furbi, diventano furbastri.
- Una recente statistica ha dimostrato che si diventa fotografi nell'età dello sviluppo.
- Ho appena messo in frigorifero l'età che avanza.
- Il mio calzolaio è caduto in una scarpata.
- Due uomini gay si sono sposati e hanno chiesto la comunione dei peni.
- Oggi è il compleanno del mio guru. Auguru!
- Ho capito bene? Certi politici vogliono tassare la prostituzione? Cioè, praticamente si autotassano?
- Ho mangiato lamponi, more e mirtilli. E ora sono rutti di bosco!
- Le donne possono giustamente dire: l'utero è nostro e lo gestiamo noi! L'uomo può quasi sempre dire: Il pene è nostro e lo gestite voi!
- Dopo trenta sedute la mia schiena è ancora a pezzi. Probabilmente ho scelto un fisioterapirla.
- Milano storica: chi in tempi antichi parlò per primo della tassa sui rifiuti? Paolo di Tarsu.
- Cosa penso della masturbazione? Che sia la solita menata.
- Dracula aveva un televisore al plasma.
- Facebook: Avviso alle donne in pieno ciclo mestruale: vi pregherei di non aggiungere il mio nominativo all'impostazione "Chi può vedere le mie cose". Grazie per la comprensione!
- Mi fanno paura i ministri senza portafoglio, perché vorranno sicuramente il nostro.
- Io ho un amico che ogni tre quarti beve un quarto per fare un'ora.
- La moglie di Giuda indossava collant 30 denari.
- I senatori a vita, per come sono saldamente fissati alle poltrone, si dovrebbero chiamare senatori a vite.
- Come si chiamano le persone che hanno gli sci? Scimuniti.
- Il vantaggio di pescare trote nel fiume Oglio è che sono già condite.
- Il comandante Schettino ha passato la giornata in tribunale per un lungo interrogatorio da parte del Gip di Grosseto. Nella pausa pranzo gli sono stati offerti degli spaghetti allo scoglio.