Eduardo De Filippo
(1900 – 1984), drammaturgo, attore e regista italiano.
"Voglio dire che tutto ha inizio, sempre
da uno stimolo emotivo:
reazione a una ingiustizia,
sdegno per l'ipocrisia mia ed altrui,
solidarietà e simpatia umana per una persona
o un gruppo di persone,
ribellione contro leggi superate
e anacronistiche con il mondo di oggi"
- Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due.
- "Buongiorno, Signor De Filippo, qui è la televisione." "Va bene, aspetti che le passo il frigorifero".
- Mi sono scocciato di sottostare alla legge del vivere civile che ti assoggetta a dire sì senza convinzione quando i no, convintissimi, ti saltano alla gola come tante bolle d'aria.
- A vita è tosta e nisciuno ti aiuta, o meglio ce sta chi t'aiuta ma una vota sola, pe' puté di': «t'aggio aiutato»..
- Napule è 'nu paese curioso: | è 'nu teatro antico, sempre apierto. | Ce nasce gente ca senza cuncierto[3] | scenne p' 'e strate e sape recita'.
- Quando sono in palcoscenico a provare, quando ero in palcoscenico a recitare... è stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo. Così si fa il teatro. Così ho fatto!
- S'ha da aspettà, Amà. Ha da passà 'a nuttata.
- Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia.
- In qualunque mestiere, in qualunque professione è bene tenere conto di questo: chi lavora egoisticamente non arriva a niente. Chi lavora altruisticamente se lo ritrova, il lavoro fatto.
- Voi sapete che io ho la nomina (non di senatore, per carità) che sono un orso, ho un carattere spinoso, che sfuggo… sono sfuggente. Non è vero. Se io non fossi stato sfuggente, se non fossi stato un orso, se non fossi stato uno che si mette da parte, non avrei potuto scrivere cinquantacinque commedie.[